środa, 7 października 2015

QUANDO ANCORA PORTAVO IL TACCO 10

       Quando conobbi  il Califfo avevo circa 30 anni.. e dai 30 ai 40, consideravo l'etá piú adatta per una bellezza   completa e armoniosa..... il  periodo che la donna da il massimo di se!

Si non ero male, me ne accorgevo dai numerosi inviti a cena che immancabilmente rifiutavo...

Non potevo permettermi debolezze con il mio lavoro o avrei perso il rispetto della  mia  clientela.

Il Califfo lo avevo visto di sfuggita una sera andando a trovare il mio amico Renato.. Barman  "alle "Ruote di Cadeo" (albergo discoteca) dove il cantante    utilizzava la sala incisioni  x i suoi dischi.

Renato fu il.mio grande maestro di vita e di lavoro..mi insegnó tutto sui cocktail, e sulla vita notturna  per mesi e mesi, ...con infinita pazienza , amore e rispetto  nei miei riguardi. Una persona splendida, gay dichiarato, serissimo,  conosceva molto bene Califano...........................................................................................

Rimasi un paio d'ore in compagnia dell'amico barman, sbirciando in lontananza "Il Califfo"  protetto dalla sua corte, (complesso  )....era l'unica sera che potevo permettermi di andare a dormire in un orario decente , non sempre le 3 o le 4 del mattino, x cui piano piano mi avviai verso casa...Passarono 3 giorni e una sera ricevetti la telefonata del mio amico Renato,.."preparati Califano sta venendo nel tuo locale, sará li fra meno di un 'ora..ricorda beve solo Montenegro "..caxxo.. ma chi mai beve Montenegro in un locale notturno?? Nessuno dei miei clienti..e io alle 23 dove cavolo lo trovo"??..Spedii subito il mio socio in cerca della famosa bottiglia popolana. .

...Ma dico...." non poteva bere un Cardenal  Mendoza, un Whishy invecchiato, Un Remy Martin, etc etc.. avevo di tutto...le miglior marche possibili, i migliori liquori riserva invecchiati.. i migliori champagne e lui.....voleva un semplice Montenegro... Giá ero  agitata, erano solo 6 mesi che avevo inaugurato il mio Piano Bar, (unico in tutta la zona, pioniera di una dolce epoca ..la mia)  e quella sera m i sentivo particolarmente  insicura  e inesperta....controllai trucco e vestiario..(completo blu pantalone Versace, camicia seta bianca con body in bella vista, scarpe Pollini blu tacco 10) no..  non  mi sentivo a posto, volevo cambiarmi ma non c'era tempo!. ..

Lui arrivó puntualissimo, (il montenegro meno..mancava ancora all'appello)..imponente, sorriso smagliante, bello come il sole, maschio  e sensuale....una voce da brivido... aveva  superato i 50 , non li dimostrava:  

Imbarazzata,  imbranata , ero emozionata,  credo se ne sia accorto e con quella poca disinvoltura rimasta cercai di animare la serata parlando con lui.....

 Lui....studiatissimo, sorrideva a comando, posato, uomo abituato ai flash e all'immagine...lo trasmetteva in ogni suo gesto, in ogni suo sorriso ma  era talmente maschio che tutto   passava in secondo ruolo..Facemmo alcune foto insieme.. parlammo del  locale e del lavoro..mi invitó al "Sesto Senso" di Desenzano, discoteca modaiola  di quei tempi.. zeppa di vip, (Fabio Testi ed altri).   che lui frequentava abitualmente  e dove avrei potuto conoscere (secondo il suo parere) persone adatte  e importanti x il   mio lavoro...  si..mi avrebbe aspettato  volentieri.. Mi fece apprezzamenti  sulla clientela pulita, non facile da mantenere la notte, compagnie di coppie, ragazze sole, giovani, maturi, che da me si sentivano tranquilli in un   ambiente alla moda ma  familiare. .

Non andai al Sesto Senso...  non colsi "L'attimo fuggente".......

.Lo ammetto....era un uomo che poteva far perdere sul serio la testa a una donna.....................................

Per me questa é  una delle  sue piú belle canzoni  ,  quando glielo dissi rimase sorpreso..forse deluso...

addio Califfo 

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