środa, 7 października 2015

Pronti, partenza, via

E siamo ripartiti.Ripartiti con la sveglia che suona quando ancora fuori è buio e il ritorno serale a casa quando fuori è già buio un'altra volta.Ripartiti con la borsa piena di frutta e di snack per gli spuntini della mattina e del pomeriggio, e con la tristezza e la desolazione del pranzo a mensa.Con le corse a fine lezione per prendere in tempo il pullman che mi deve riportare a casa, che con due chiacchiere di troppo rischio di perdere e di dover trascorrere quasi un'ora per quello successivo.Ripartiti con i mal di testa che erano spariti e la voglia di andare a dormire all'ora in cui di solito in realtà ceno.

Sì, l'inizio è stato un po' traumatico ma sono sicura che è tutta questione di riprendere il ritmo, era da tempo che non mi svegliavo prima dell'alba e che dovevo affrontare sei ore (e a breve, anche otto) di lezione consecutive con la sola ora del pranzo libera.Appunto, sì, con gli orari non sono stati proprio clementi, e finisco che torno a casa giusto in tempo per cenare e per andare a letto poco dopo.A dir la verità, cerco di resistere oltre la soglia limite ignorando i segnali del mio corpo per riuscire a vedere almeno quella puntatina in streaming, ma la palpebra è più giù che su, e finisco per non capire nulla di quel che guardo :DMa sono sicura che dopo aver ripreso qualche ora di sonno per recuperare la notte del primo giorno passata come ogni anno quasi totalmente in bianco, sarò capace di riacquistare un po' più di autonomia.

Come raccontavo anche l'anno scorso (anche se qualcosa è cambiato!), nonostante mi piaccia fare colazione con calma e a casa, durante la settimana con i corsi, per dormire quei cinque minuti in più (e, beh, in realtà anche perchè se la facessi a casa prima di partire come minimo di spuntini poi ne dovrei fare altri due...) preferisco avere qualcosa di pronto da portarmi dietro e mangiare sul pullman, preferibilmente qualcosa di fatto da me, o in mancanza un panino con marmellata o nocciolata, o un pacchetto di biscotti o chessò. Per questo spero davvero di riuscire a dedicare almeno un giorno nel finesettimana a preparare qualcosa da portar via, così da non far mancar nulla a me ma anche a voi, così con una ricettina nuova siam tutti contenti!

Coi brownies non mi c'ero mai cimentata, nemmeno in passato con quelli burrosi e con diecimila uova, perchè sì, mangiavo tutto, ma avevo un attimo di giudizio.Spelluzzicati una volta qua e una volta là, sapevo quanto buoni erano e che sarebbero stati facile bersaglio in momenti di noia e morale basso, onde per cui ho sempre preferito evitare.Di ricette di brownies ne ho tantissime segnate sul quaderno di ricette; più o meno ortodosse, più o meno caloriche, più o meno umidicce. Come spesso mi succede, però, quando mi coglie l'improvvisa voglia di fare qualcosa, non è quasi mai una delle ricette che ho salvato, oppure, in quelle già trascritte c'è qualcosa che non mi convince pienamente e finisco per cercare altre versioni in giro.L'inutilità di passare le giornate a ricopiare ricette sull'agenda.Anche questa volta è successo così, ho finito per prendere come base la versione di Sugarless, apportando alcune modifiche, in particolare sulla quantità di grassi utilizzati, ché la mia manina giudiziosa s'è proprio ritratta dopo un tot. e non c'è stato verso di convincerla a mettere altro olio.Nonostante la drastica riduzione li ho trovati molto appaganti, umidi, scioglievoli e cioccolatosi a sufficienza.Tanto che, ve lo confesso, io che non sono granchè golosa di dolci e li mangio solo a colazione o al massimo per merenda, a un quadrotto dopo cena non sono riuscita a resistere. Quindi, se voi doveste avere un più flebile autocontrollo, fossi in voi mi preoccuperei!

Brak komentarzy:

Prześlij komentarz